Le premesse non erano delle migliori, Venaria logisticamente non sembrava pronta a subire l’invasione rock del pubblico del Traffic Festival uno dei pochi (l’unico dice il presentatore) festival musicali completamente gratis.

Ci siamo mossi da Alessandria verso le 19, dopo aver caricato un pò di amici, per una formazione veramente d’altri tempi, ci siamo diretti verso Venaria. Arrivando da Asti tangenziale e poi uscita Savonera. Un paio di rotonde ed ecco il fatidico incrocio.

Entro in Venaria o…? I vigili segnalavano che per quelli che entravano era possibile parcheggiare solo a pagamento a 6 euro.
Non mi hanno convinto… ho tirato dritto e ho parcheggiato 25 metri dopo il semaforo di fronte la distributore della Q8. In questo modo ci sono da fare 10 minuti a piedi ma l’uscita mi sarebbe stata sicuramente più agevole, l’unica mia preoccupazione era la macchina “incustodita” ma la vicinanza all’incrocio presidiato era poca quindi mi sono rilassato.

Camminando verso la Reggia di Venaria scopro comunque un piccolo parcheggino sulla destra, anzi forse un paio dove ti avvicini un pochino, eviti i 6 euro ma all’uscita perdi abbondantemente quello che guadagni non camminando.
Dopo la passeggiata mi ritrovo nella piazza dove parcheggiai la settimana scorsa per Vinicio Capossela, tutto fettucciato e l’invasione dei paninari. Dopo la porchetta di rigore ci avviamo verso l’ingresso, nella strada dalla piazza verso la Reggia c’era il divieto di sosta anche per i residenti, bella mossa, io comunque non avrei lasciato la macchina lì nemmeno sotto minaccia armata.

Caffè e amaro al bar? Ok, peccato che c’era il divieto di vendita di superalcoolici… la barista non era proiprio contentissima. Io dico che le hanno svuotato svariati frigo di birre e che non potrebbe troppo lamentarsi ma tant’è.
Dopo il coffi entriamo nella zona concerto proprio mentre sta per iniziare St. Vincent.
Ah… sosta al bagno. Bagni fantastici, tanti e puliti. Giuro.
Prima di parlare di Nick Cave ancora una riflessione sulla location per me eccezionale rispetto alla Pellerina. Chi rimpiange il passato forse non è stato troppo alla Pellerina.
A parte che lì si che il parcheggio era un’impresa ma poi gli spazi di Venaria sono più ampi, più adatti alla folla… c’era una distesa di persone, molti banchetti che vendevano di tutto, ma proprio di tutto… il più affollato era quello della Rizla… embè però l’amaro al bar no eh (inizio ad essere solidale con la tipa)… comunque non un secondo di coda per una birra tanto era il dispiegamento di… “forze”!
Concerti abbastanza puntuali e grande idea di far suonare i gruppetti di contorno sul tetto di un pullman in modo da non dover smontare e rimontare il palco mille volte.
Dopo la breve e non esageratamente (a mio avviso) interessante performance di St. Vincent dalle nove e un quarto alle dieci o giù di lì ecco Nick Cave, sono le 22 e 30.

Un Nick Cave visibilmente felice per la folla oceanica e stranamente loquace, addirittura divertente anche se sempre dentro il suo personaggio dannato, non credo che nessuno dei presenti ne sosterrebbe lo sguardo.
Scaletta veramente libera non legata all’ultimo album, che mi ha regalato The Weeping Song, Stagger Lee (accoratissima), The Ship SongDeanna con una presentazione spettacolare… tutte suonate veramente tiratissime. E con un volume ottimo. Degno di un concerto Rock, echeccazzo!

Band al gran completo anche se a me manca Blixa a duettare con Nick in The Weeping Song… quasi preferirei non la facesse senza di lui, nonostante sia il mio pezzo preferito.
Che dire… un’ora e mezza volata… e poi ancora una ventina di minuti di bis… nulla da eccepire su nulla. Io avrei dato un senso a Santa Vincenza facendola salire sul palco per duettare in “Where the wild roses…” che però ha deciso di non fare.
Fine del concerto verso le 24 e 30… un pò più tardi di quanto avrei sperato ma ci sta… uscita tranquillissima, quelli nel parcheggio a pagamento a farsi un pò di coda, noi da lì nessun problema, passeggiatina e poi via, ore 02 e 15 nel lettuccio a smaltire una serata eccezionale.
Mi piacerebbe avere feedback da qualcuno degli abitanti che avevano i paninari sotto casa fino alle tre o che hanno avuto qualche problema al rientro dal lavoro ma sono convinto che Venaria ne avrà un ritorno certo.

3 Comments

  1. io a casa impasticcato.. sigh. E dire che avevo ascoltato Stager Lee 3 volte nel pomeriggio per prepararmi. Grazie del resoconto 🙂

  2. io ieri sera tornavo a casa stremato da una settimana d’inferno con Bring It On in cuffia mentre tu te la spassavi coi tuoi compagni di merende… maledetto! PS: l’ha fatta?

  3. Andrea Tartara Reply

    Eh… diciamo che ho avuto un bel coraggio dovendo questa sera prendere la macchina e farmi un bel viaggetto… però ne è valsa la pena, come al solito. Bring it on non l’ha fatta. A meno di lapsus.

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