Scrivo queste poche righe, riguardo una serie di romanzi di fantascienza veramente avvincenti con un colpevole ritardo, ovvero quando i protagonisti hanno già percorso le pagine di ben tre libri nel loro viaggio verso… la libertà? Un mondo migliore?

In questo momento non è dato saperlo perché Paolo Daolio, l’autore, non lascia trapelare nulla di quello che aspetta questo sparuto gruppo di viaggiatori, avventurieri, ribelli nel prossimo capitolo di questa saga.

Non ricordo quando Paolo mi confessò che stava scrivendo un libro ma credo che la mia espressione in quel momento più che incredula fosse stata un po’ curiosa. La nostra amicizia in effetti, nata per caso ma sorretta, oltre che da simpatia e stima reciproca, da mille interessi comuni, trovava spazio e celebrazione in racconti di vecchi videogiochi e film, avventure e sogni e, di tutto quel “materiale”, mi chiedevo cosa sarebbe riuscito il mio amico a trasferire in un romanzo.

Il risultato, sancito dall’uscita del primo episodio della saga “Sunrise Saga – Evoluzioni” fu per me sorprendente per trama e caratterizzazione dei personaggi anche se, a parer mio, denotava ancora alcuni aspetti che lo facevano sicuramente annoverare tra le pubblicazione da catalogare sotto la voce “Opera prima”.
Ma “Sunrise Saga – Evoluzioni” non sfigura rispetto ai due successivi capitoli della saga è infatti un carosello di emozioni, colpi di scena e situazioni che, a differenza di tanti libri più quotati, ha stimolato la mia fantasia come non succede spesso.
Il genere fantascientifico, che può non piacere a molti e che io stesso prendo a piccole dosi, ha quel grande merito in me che sono cresciuto con Spazio 1999, Star Trek, Alien e Guerre Stellari di farmi vivere ogni situazione come in un film. Ho vissuto infatti tutte le vicende e le peripezie dei due protagonisti principali più che come spettatore, in prima persona come se stessi vivendo un film di fantascienza, riuscivo quasi a sentire l’odore dell’aria ormai irrespirabile del sesto livello.

E’ proprio su sei livelli di un mondo ormai degenerato che si svolge la storia, che racconta le vicende di due ragazzini, amici per la pelle, che partendo dal livello più basso di questo ipotetico futuro mondo, vogliono risalire fino al primo per rivedere probabilmente la luce del sole, cercare giustizia e ritrovare il padre di uno dei due.

Il secondo episodio “Sunrise Saga – Luce e buio”, prende vita quando i ragazzi (e altri personaggi che non posso svelare) hanno raggiunto il quinto livello, che per tanti aspetti ricorda una città del futuro come abbiamo visto in alcuni film di fantascienza e ha un ritmo narrativo decisamente più scorrevole del primo.

I due amici, armati dei loro skateboard velocissimi, si muovono nel livello alla ricerca della via per salire al quarto facendo incontri particolarmente interessanti quanto pericolosi. Scopriamo che esiste una resistenza, un mondo dove si conduce una vita apparentemente normale e che forse c’è una speranza di trovare… non solo la via per risalire…

Il terzo capitolo/libro, che ho chiuso da pochi giorni è, per me, la definitiva conferma della bravura di Paolo che narra le vicende dei protagonisti intrecciando varie storie per poi giungere ad una conclusione imprevedibile e ricca di tensione.
Sono diverse le caratteritiche che rendono “Sunrise Saga – Giochi Mentali” il più intrigante per me: la sapiente costruzione della storia, l’intreccio della trama, l’idea dei rompicapo (giochi mentali), la comparsa di personaggi fantasiosi, a loro modo stravaganti, ma assolutamente perfetti nel contesto della narrazione, a riprova del grande background da cui l’autore attinge nello scrivere (oltre alla sua smisurata fantasia).

Tre libri che consiglio non solo agli appassionati del genere ma che proporrei sicuramente ad un adolescente che, probabilmente, fa della fantascienza (e della fantasia) il suo pane quotidiano.

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