Leggere questo libro per me è stato un pò come fare quel gioco che facevo da bambino sulla settimana enigmistica “unisci i puntini“, dove i puntini che ho unito sono stati in questo caso i dischi rap che a partire da ‘Verba Manent’ di Frankie Hi-NRG nell’arco di quasi vent’anni ho ascoltato ed amato per ottenere alla fine non una figura un pò sgangherata tutta spigolosa ma una visione molto più completa della scena hip hop italiana.
Per uno come me che ha sempre apprezzato questa cultura ma che l’ha vissuta per molto tempo ai margini questa lettura è stata sicuramente molto utile soprattutto per chiarire le idee sulla nascita di tutto il movimento in Italia, perchè effettivamente quel periodo fu cruciale e ne ha poi condizionato tutto lo sviluppo.
Il libro è ben strutturato e la scrittura si alterna continuamente ad interventi diretti dei protagonisti, quasi sempre intervistati direttamente dall’autore, cosa che permette al tutto di non essere solamente una cronaca di ciò che accadde ma un racconto che scaturisce direttamente dalle voci di chi l’ha vissuto. Inutile dire che ora che ho chiuso l’ultima pagina lo considero un passaggio obbligato per poter avere un idea precisa sull’argomento, idea che avevo e che non è cambiata anzi è stata ulteriormente rafforzata, idea, per riassumerla in un concetto, che in tutti i campi e in tutte le cose c’è sempre chi usa ciò che ha tra le mani per i propri scopi o per il proprio tornaconto e c’è chi la accetta e la vive per quello che è.
Purtroppo come succede sempre -e come puntualmente è capitato all’hip hop in Italia– i primi criticando e ghettizzando i secondi hanno ottenuto il risultato di castrare tutta la scena, relegandola a fenomeno di nicchia attribuendo a questa cultura una genesi del tutto anomala tanto che fatica ancora adesso, che dal periodo delle posse sono trascorsi più di vent’anni, ad essere accettata.
Chi legge questo libro non deve aspettarsi un elenco esaustivo dei cantanti o dei dischi della storia dell’hip hop italiano ma può sicuramente contare di avere una serie di spunti e di idee per poter ampliare la conoscenza di questo mondo così ricco di contraddizioni e di personaggi fuori dal comune.

Da leggere ascoltando: Sottotono – Sotto Effetto Stono, un album atipico nella scena italiana, nel suo essere così West Coast ma che per me incarna tutta la leggerezza che deve avere un vero disco rap, che non deve mettere mai troppo da parte uno degli aspetti fondamentali di questa cultura: fare festa!

Write A Comment

Pin It