Capolavoro.
Non ci sono altre parole per descrivere questo libro e non finirò mai di ringraziare il mio amico Disca per il consiglio.
Un grande mix tra realtà e immaginazione, il protagonista, vittima di inaspettati viaggi nello spazio-tempo, vive tra la seconda guerra mondiale a Dresda durante e dopo i bombardamenti, l’America e il pianeta di Tralfamadore dai cui abitanti è stato rapito e messo in uno zoo come rappresentante della specie umana.
E’ un grande libro di fantascienza, un grande libro pacifista, un grande libro visionario, con in più, e non tanto sullo sfondo, un’aspra critica della società americana.
Io non avevo mai affrontato Kurt Vonnegut e, non so perché, mi spaventava un pò, mi dava l’idea di una di quelle scritture contorte e inavvicinabili da un lettore serale come me, invece mi ha piacevolmente stupito il suo modo di scrivere semplice, diretto, spesso ironico.
E’ un libro breve, facile da leggere ma con un impatto sul lettore devastante, che non si scorda più, anzi sarebbe da rileggere subito, appena finito, per cogliere tutte le sfumature che si perdono al primo approccio… ma la sua bibliografia è notevole e sarebbe sicuramente interessante approfondirla leggendo qualcos’altro…. che per ora andrebbe però solamente ad infoltire la mia pila di libri-da-leggere che è debordante… 🙁

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