Sbagliavo a non prendere in considerazione questo libro, di cui avevo già letto il titolo in liberia, ma non per presunzione, forse per superficialità, ma forse nemmeno, probabilmente per il mio concetto di lettura che è soprattutto svago, unito se possibile ad un pò di arricchimento (ammesso che la lettura possa non esserlo affatto).
Mi ha certo frenato il titolo troppo… “rosé” (me lo passate?), non mi ha colpito, poi la copertina dell’edizione ‘best sellers‘ è veramente pessima, da romanzo Harmony, roba che io, con tutto che non ho gran considerazione del giudizio delle persone, avrei avuto difficoltà a leggere in pubblico. Credo però che i libri, per un amante della lettura, non hanno tempo ma hanno un destino e prima o poi se non ti ci imbatti da solo in qualche modo ne vieni a conoscenza, ti trovano loro un pò tipo il peyote.
Alla fine mi è stato vivamente consigliato e, vista anche la mole veramente esigua, ho pensato di interrompere un attimo la lettura in corso e di dedicarmici.
L’arte di amare è di mole esigua ma di contenuti decisamente corposi, non di difficile lettura, anche se qualche passo ancora mi sfugge, e, chiusa l’ultima pagina, posso dire che è veramente uno dei libri che metterei nella lista dei cento libri da leggere, almeno nella mia personale, visto che né in quella che gira sul Web e nemmeno nell’originale della BBC c’è.
Bene, quindi a cosa serve perdere un paio di notti in compagnia di Erich Fromm? A chi può essere consigliata la lettura di questo libro?
Io la consiglierei a tutti, perché sicuramente tutti ne escono migliori, vengono trattati tra l’altro tutti gli aspetti dell’amore, volutamente in maniera né troppo approfondita, né troppo superficiale, perché credo che il fine dell’autore fosse proprio racchiuderli tutti in un solo volume per poterne far capire la diversa essenza, la diversa natura.
A partire dall’amore fraterno, all’amore erotico, all’amore materno e a quello di Dio, non aspettatevi una banalità che sia una, Erich Fromm non scrive una parola di più ne una di meno di quelle che servono a rendere chiari i concetti.
E’ stato bello per me ricevere conferme di quello che penso sull’amore, dell’importanza che ha e che deve avere nella nostra vita, che non è affatto scontato ma che è un’arte e che quindi, come tutte le arti, bisogna imparare. Teoria e pratica, così e diviso il libro. Leggendolo vi ritroverete sicuramente, troverete i vostri errori come io ho trovato i miei, forse capirete il perché una persona si è allontanata o l’avete allontanata fino ad ora inspiegabilmente.
La frase che mi ha colpito di più l’ho trovata nella parte riguardante la pratica dell’amore (anche se ne ho sottolineate mille) e dice: “Se si vuole diventare maestro in qualsiasi arte si deve dedicare tutta la vita ad essa. La propria persona diventa uno strumento per la prarica dell’arte, e deve mantenersi in esercizio secondo le funzioni che deve adempiere. Riguardo l’arte di amare, ciò significa che chiunque aspiri a diventare maestro in questa arte deve cominciare col praticare disciplina, concentrazione e pazienza in ogni fase della sua vita.”
Ipse dixit! Al lavoro, cioè no… in libreria, forza!

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