Cosa può farti tornare a leggere un genere che non leggevi da tempo?
Un errore?
Un colpo di testa?
Un consiglio?
La voglia di cambiare?
Mi vien da dire un pò tutto quanto sopra, ma la risposta esatta è: la necessità di leggere il romanzo da cui è tratta la serie televisiva che sto per guardare, prima di guardarla. Che poi dopo non c’è più gusto!
Finché un amico, parlando di serie TV, non mi raccontò di FlashForward non sapevo nemmeno chi fosse Robert J. Sawyer, ma prima di procedere con la visione, informandomi un pò, scoprii la fonte di ispirazione e, letti alcuni pareri molto positivi, non riuscii a resistere dall’acquistare il libro, la migliore introduzione a quello che avrei visto.
L’antefatto mi colpì subito: a seguito di un imprevisto nel corso di un esperimento al CERN di Ginevra tutti gli esseri umani perdono conoscenza per due minuti circa e vedono due minuti della loro vita vent’anni avanti.
Dopo un primo momento ad immaginare le conseguenze dello svenimento contemporaneo di tutti gli abitanti della nostra palla vagante, ecco nell’ordine i pensieri che mi travolsero subito dopo:
Primo: Figo sapere cosa starò facendo tra vent’anni!
Secondo: E se poi mi fa schifo?
Terzo: Che idea ha avuto quello che ha fatto questa serie! (io che non ho visto nel futuro mica sapevo che l’idea era di Robert J. Sawyer)
Quarto: Devo vederla.
Che poi è diventato: devo leggere il libro!

Libro che a mio parere sarebbe potuto diventare un gran bel film piuttosto che una serie che, da quanto ho letto, dalle tre-sette stagioni che avevano predetto si è risolta in una sola. Penso comunque che la serie TV “FlashForward” abbia utilizzato solo lo spunto iniziale di cui ho parlato per poi procedere piuttosto liberamente, ma volutamente non mi addentro più nei particolari perché voglio godermela senza troppo sapere.
Ho trovato strano non aver mai sentito parlare del romanzo ‘Avanti nel tempo’ perché per me è stata una vera e propria sorpresa per la fluidità con cui è scritto, per la tensione di numerosi passaggi del racconto, per la profondità con cui sono descritti i personaggi principali, non certo per quanto riguarda gli argomenti: non ho preso in mano il romanzo dell’autore canadese convinto di leggere un libro di fantascienza e secondo me non lo è affatto!
Definirei piuttosto ‘Avanti nel tempo‘ un romanzo thriller a sfondo fantascientifico, ma uno sfondo proprio sfumato eh… che però si spinge a considerazioni sul percorso della vita, sul futuro e sulla possibilità di mutare il destino, temi che ho scoperto poi essere trattati anche in altri romanzi di Sawyer (vincitore, tra gli altri, di un premio Hugo e di un premio Nebula, tra i più ambiti in campo fantascientifico).
Credo di essermi imbattuto nel romanzo meno ‘estremo’ di questo scrittore il quale infatti in altri suoi libri parla di alieni, di viaggi interstellari, di computer che assomigliano non poco ad HAL, di conseguenza consiglierei “Avanti nel tempo” più che ad un purista della fantascienza a coloro i quali amano i thriller con finale a sorpresa.
Con queste premesse mi accingo a guardare la serie e, con il rammarico per il film che probabilmente non vedremo mai, mi aspetto già una certa delusione, sperando almeno di ritrovare Lloyd, Theo e Michiko ai quali, non sto nemmeno a dirlo, mi ero un pò affezionato.

Da leggere ascoltando: CRX – Casino Royale il disco eterno, il disco degli interrogativi sul futuro.

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