Questo è un libro un pò differente dai soliti che mi trovo ad affrontare, è ‘nato’ come un regalo per chi, in famiglia, dovrebbe avere più a che fare con i fornelli, ma dopo aver letto le prime pagine non ho resistito a vedere come andava a finire nemmeno fosse un noir di Izzo. Banco numero 2 effettivamente non è un noir ma nemmeno soltanto un libro di ricette, nelle prime 70 pagine circa infatti l’autore racconta la storia del suo lavoro e del mercato del pesce di Porta Palazzo a Torino.
Beppe Gallina è l’esempio di uno che ce l’ha fatta, uno che ha creduto nelle sue capacità, che ha scelto la strada più difficile, quella della qualità, sicuramente della simpatia (anche se non ho ancora avuto modo di fare un giro dalle sue parti per conoscerlo) e della fidelizzazione dei clienti, l’ha seguita ed ora penso e spero che goda dei risultati.
Questo libro ha anche un altro grande valore, quello di lasciare nero su bianco il racconto di un mondo, quello dei banchi del pesce del mercato storico di Torino, che è cambiato tantissimo negli anni e Beppe Gallina, che ha vissuto questi mutamenti da dentro, in questo modo tramanda un documento di grande valore non solo della storia della città ma anche più in generale di questa affascinante professione.
Non mi sono ancora cimentato in nessuna delle sue ricette ma devo dire, in conclusione, che ho imparato più cose sul pesce, sulla sua conservazione e sui i suoi segreti leggendo queste 70 pagine che in 41 anni vissuti sempre a fianco di ottime cuoche.

Write A Comment

Pin It