Chi l’avrebbe detto che la band più all’avanguardia del momento, quella che propone ritmi elettronici talvolta freddi, un palco tra i più moderni, tecnologici e hard-core che la musica contemporanea conosca, mi avrebbe fatto ripiombare in un clima simile a quello che aleggiava 23 anni fa a San Siro quando dal palco un signore urlava che lui era nato negli Stati Uniti?

Eppure alla faccia degli scettici e dei loro detrattori chi ha partecipato a questo concerto, per la modica cifra di 15 €, ha assistito a due ore e mezza tirate di musica rock, ma di quella musica che ti accorgi mentre la ascolti che non c’era prima, che però era necessario che qualcuno scrivesse perché percepisci che, in fondo in fondo, qualcosa nelle persone è riuscita a cambiare.

La scaletta parzialmente rivista rispetto alle altre performance di questa tournée dei Subsonica ci ha regalato anche momenti meno tesi, tipo l’esecuzione di “Coriandoli a Natale” quando dal pubblico si sono accesi un sacco di accendini (e NON telefonini PER DIO!) e poi ci ha regalato “Strade” il pezzo, il pezzo da fare sempre a suggello anche di tutta la strada che loro hanno fatto per suonare ovunque e di tutta quella che abbiamo fatto noi per assistere alle loro performance. Io non ricordo nemmeno più a che numero sono.

Prima della triste, perchè triste è, fine del concerto altro momento altissimo: Samuel si butta tra il pubblico alla fine di “Tutti i miei sbagli” e dopo un pò di mischia si vede riemergere visibilmente claudicante.
Unica piccola pecca del concerto il volume un pochino basso, problema al quale abbiamo ovviato avvicinandoci al palco aiutati anche da quattro stronzi che non sanno che se vogliono pogare devono andare SOTTO IL PALCO non DAVANTI AL BAR.

Ma il mondo è pieno di sfigati che credono di essere furbi e vuoi mica rovinarti una serata indimenticabile tirando un pugno in faccia a una merda che alla terza zainata a mia moglie risponde “Che cazzo vuoi siamo a un concerto”. D’altronde non è che io possa impiantargli un cervello o insegnargli a stare al mondo in 5 minuti.

Altre due cose da ricordare… i Subsonica stanno cercando di fare concerti a impatto zero, almeno ci provano, quindi meno energia possibile e parte di quella utilizzata per luci e ampli fotovoltaica. Sarà anche per questo che sono partiti da Torino in treno?

Non sono ancora riuscito a trovare un motivo per non andare a sentire i Subsonica e finché così sarà io ci sarò… perché ragazzi this is ROCK’N’ROLL!

Write A Comment

Pin It