Ci siamo andati quasi per caso, tra il fatto che era gratis, che Asti è vicina e che ci siamo trovati spesso a cantare a squarciagola come due pazzi in macchina la canzone Sanremese di Francesco Tricarico.
L’ambientazione nella piazza astigiana è sempre suggestiva anche se l’acustica, a mio parere, lascia parecchio a desiderare.
Dopo una performance di una mezz’ora di Elisa Basile, palindroma e cantautrice di Asti, carina ma non particolarmente coinvolgente alle 22 e qualcosa sono saliti sul palco Tricarico e la band che lo accompagna (che non conosco, mea culpa).
L’impatto è stato notevole: le chitarre e la sezione ritmica hanno reinterpretato i pezzi del cantautore in veste hard rock.
E’ stato divertente sentire i pezzi generalmente interessanti più per le parole con una chiave musicale un pò differente che rendeva anche la parte suonata molto particolare e coinvolgente.
Tricarico ha cantato col la calma che lo contraddistingue ma in maniera divertita, ha detto poche cose ma, devo dire, sensate e divertenti inoltre alla fine dei pezzi lasciava molto spazio fisico ai chitarristi e al bassista che hanno quasi sempre ricamato un finale scatenato e teso.
Insomma mi aspettavo di sbadigliare un pochino e invece ho fatto fatica a stare seduto anzi per i bis, veri questa volta, almeno l’ultimo secondo me, ci siamo alzati in piedi e siamo andati sotto il palco per goderci il finale ballando.
Un concerto che se avessi pagato non mi sarei lamentato, anzi, pensando ai prezzi che corrono, un dieci euro glieli avrei dati senza batter ciglio.
BRAVO FRANCESCO!